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venerdì 5 giugno 2009

Votare come pecore/ Homerules



Che noia... tra qualche giorno si dovrebbe votare per il parlamento europeo. E ogni volta che dico che io a votare non ci vado, leggo benissimo lo sdegno nella faccia del mio interecutore, neanche avessi confessato che per passatempo mi diverto a dar fuoco ai cani dei vicini.
Ma oggi sono passato al contrattacco. Dopo l'ennessima discussione terminata con "è tuo dovere andare a votare", ho giustamente replicato chiedendo gentilmente se la persona di fronte a me sapesse quali sono le funzioni del parlamento europeo. Silenzio.

Da oggi la frase "Andare a votare è un diritto e un dovere" fà parte delle esclamazioni da evitare quando si è ospiti nella mia dimora. Si unisce a :
- "Lo Stato siamo noi"
- "Il voto di maggioranza è perfetto per prendere una decisione, e la minoranza deve adeguarsi"
- "E' giusto che la società decida quali sostanze siano legali e quali no, perchè lo fa per il bene della gente"
- "Le tasse si pagano punto e basta. Non sei d'accordo? Non importa, tanto funziona così"
- "Non sei di sinistra? Allora sei un fascista"
- "Se giustifichi chi discrimina sei tu stesso un razzista"
- "Non importa se hai chiesto di essere sbattezzato, ormai fai parte della chiesa cattolica"
- "Spegni quella sigaretta" (questa è da spiegare : io non fumo davanti a bambini, donne incinte o chi è palesemente malato. Dopodichè, se non entri nelle categorie sopra citate, non chiedermi di non fumare a casa mia)

Ma sicuramente me ne sono dimenticata qualcuna. Al massimo aggiorno.




Ok, non c'entra un belino, ma secondo voi Nedved alla Samp ci viene?

venerdì 29 maggio 2009

che schifo, che schifo, che schifo

Oggi si doveva tenere a Lugano una conferenza di Jese Pinera, economista cileno. Soggetto della conferenza? Il sistema pensionistico privato, a capitalizzazione (che sarebbe opportuno introdurre anche in Italia, dato che il sistema odierno sta per crollare). Con le politiche economiche di Pineda, il Cile è divenuto nel corso degli anni il paese dell'america latina più sviluppato dal punto di vista economico.
Originariamente la conferenza si doveva tenere in un auditorium, ma dopo le proteste del partito comunista ticinese, viene deciso che l'evento dovesse tenersi in una sala dell'Hotel Pestalozzi. Ma, le zecche decidono che anche così non va bene, e fanno irruzione nell hotel, devastando la sala della conferenza. Di conseguenza i liberisti ticinesi sono costretti ad annullare il tutto.

Che schifo, un'altra dimostrazione che non esistono grandi differenze tra le zecche rosse e quelle nere. Entrambe, quando qualcosa non è di loro gradimento, hanno una sola soluzione : distruggono tutto quelle che trovano, impedendo la libertà di parola. Questa è la loro ideologia, il più completo disprezzo per le azioni individuali e la spinta (anche violenta) all'ugualitarismo. Ovvio che se non sei come loro cercheranno di spezzarti le gambe, o di impedirti di parlare.

Ma questo non è un caso isiolato, si pensi a cosa è successo quelche tempo fa a Torino durante il G20 dell'università, dove dei sedicenti "anarchici" (non dovrei neanche chiamarli così, non lo sono, non hanno niente da spartire con me e altri VERI anarchici) hanno vandalizzato la città e ferito numerosi agenti di polizia.

Nel mio piccolo, io stesso ho avuto problemi con le zecche. Qualche mese fà, durante l'occupazione di una sede universitaria di Torino (per intenderci, quell'orrore di Palazzo Nuovo), ho avuto il "coraggio" di portare delle copie gratuite de "I fogli di Enclave" da lasciare lì per la libera informazione. Non era la prima volta che lo facevo, e neanche l'ultima.
Quella volta però, dopo aver depositato in più punti le copie del giornale, avviandomi verso l'uscita vengo fermato da un gruppetto di "simpatici frequentatori di centri sociali" che mi informano che avrebbero presto buttato tutte le copie "di quel cazzo di giornale di merda che hai portato"; dopo aver risposto che se lo buttavano erano sullo stesso livello dei fascisti e che al massimo ne avrei portati altri, prende e me ne vado. Peccato che uno di quelli mi segue e dopo un pò con una scusa del cazzo (voleva una sigaaretta e io gli ho risposto che laa città è piena di tabaccherie) inizia spintonarmi. Risultato? Io mi sarò anche fatto male alla spalla, ma lui si è beccato una pruciatura di sigaretta sul naso.
Esperienze personali a parte, è questo il livello degli estremisti di sinistra oggi, in Italia e non solo.

Tornando al caso Pinera, le motivazioni dei comunisti ticinesi nel richiedere che gli fosse impedido di parlare (e per poi impedirgli di parlare) erano che Pinera ha collaborato, da economista, con il governo Pinochet (per poi uscirne polemizzando).
Non sono qui a difendere Pinochet, non l'ho mai stimato e dubito che mai lo stimerò, però la gente di sinistra, dalle zecche dei centri sociali ai frequentatori dei salotti radical-chic dovrebbero smetterla di osannare Allende, o perlomeno ricordarsi che Allende voleva fare del Cile una Cuba2 e che per farlo ha fatto anch'esso ricorso a bande armate pronte a mettere a tacere chi non la pensava come lui.

Concludo sperando che quest'opera di squadrismo dei comunisti ticinesi sia un monito alla cittadinanza elvetica.

venerdì 10 aprile 2009

Ma esiste fine alla stupidità umana?

Quando uno è stupido non c'è nulla da fare.
Quando io avevo quindici anni, sognavo tutti i giorni una ventiduenne che mi molestasse.
Ora, nove anni dopo, una ventiduenne che cerchi di molestarmi non sarebbe sgradita.
Ma ripeto, quando uno è stupido, non c'è nulla fare.

domenica 22 marzo 2009

MSI--->AN-->PDL-->Nuova DC. Alla fine Tambroni era solo un precursore.


Grande cerimonia di chiusura per Alleanza Nazionale, in procinto di fondersi nel Popolo delle Libertà. Un grande palco, a forma di ponte, giusto per affermare il concetto di passaggio da quello che era il Movimento Sociale Italiano a quella che sembra essere la nuova Democrazia Cristiana.
Notevole il discorso del reggente di AN Ignazio La Russa, che ha ricordato alla platea le conquiste di An nel corso degli anni, del rapporto di non sudditanza nei confronti di Forza Italia, gettando spesso frecciatine alla Lega. Trattandosi di un discorso con argomentazione generale, La Russa a un certo punto inizia a parlare di economia, sostenendo come la crisi che sta colpendo il mondo sia colpa di uno sfrenato liberismo, e che l'unica soluzione che può risollevare le sorti del paese sia, casualmente, la visione di AN, "l'economia sociale di mercato". Poi ovviamente non si è scordato di ricordare ai presenti i volori di Dio,Patria e Famiglia, il valore dei militari nel nostro paese, e il suo impegno in qualità di ministro della difesa, a fare in modo che i cittadini apprezzassero maggiormente "i gallonati". A tratti divertente il suo impegno nel spiegare come nel futuro il PDL deve essere considerato un partito di destra, non più di centro destra, mostrando la sua famigliarità con le lingue straniere (belin, si è imparato il termine destra in francese, spagnolo e inglese).

Sentito ciò, assieme alle parole di Tremonti di qualche tempo fà, e gran parte dell'azione di governo fatte fin ora, si ha chiaro come si evolverà il PDL : un partito conservatore-confessionale sui valori etici, e statalista-corporativista sul piano economico, confermando le parole di Antonio Martino la settimana precedente al congresso di Libertiamo.

martedì 17 marzo 2009

Yes we can.... use your money. And nevermind if you disagree. That is socialism.


Neanche due mesi di presidenza e già un sacco di danni. Tra gli ultimi affari di Mr."We Can" l'abolizione della "Mexico City Policy", introdotta da Reagan nel 1984, già abrogata da Clinton nel 1993 e ripristinata da Bush nel 2001. Ma cos'è la ""Mexico City Policy"? In sostanza proibisce la concessione di fondi federali americani alle associazioni non governative che si occupano di pianificazione familiare. C'è chi vede in questa legge una "base" cattolico-moralista, ignorando la natura liberista della riforma di Reagan. Senza nulla togliere all'opera delle ONG che si occupano di pianificazione famigliare, mi sembra errato e immorale che i fondi pubblici, cioè provenienti dalle tasche dei contribuenti, finiscano ad associazioni che si occupano di ambiti molto delicati per la sensibilità umana*. In parole povere, mi sembra errato perchè parte di quei fondi sono soldi di contribuenti che magari sono contrari a finanziare le sopracitate ONG. E ben poco importa se la maggioranza è d'accordo con il presidente. La minoranza (conservatrice e religiosa in questo caso, ma questo non ha nessuna importanza) non ha nessun diritto?

Secondo questa teoria, le ONG sarebbero destinate a vita breve, senza fondi. Ma questo non è vero. Il buon progressista potrebbe finanziarle privatamente, eludendo il buco nero che è la burocrazia statale. Il buon conservatore-cattolico è libero di non finanziarle, e magari finanziare un ONG "avversaria".
Parafrasando Friedman "Se la maggioranza ritiene giusto finanziare le ONG, il politico avrà interesse a farlo. Ma in questo caso il politico non è necessario: qualche anima buona darà comunque soldi alle associazioni. Se invece la maggioranza è contraria a finanziarle, qualche anima buona nella minoranza potrebbe ancora farlo, ma il politico non lo farà."


*a dire la verità, trovo errato l'intero meccanismo di fondo della tassazione e di conseguenza di qualsiasi utilizzo di fondi pubblici.

Devolution Bioetica

Allego il link al articolo di Marco Faraci sul testamento biolgico (ma non solo) apparso su Libertiamo.it

per leggere basta premere qui

venerdì 13 marzo 2009

E noi nel mezzo....


Lui attacca "Sei un cattocomunista", l'altro replica "Tu sei un clericofascista".
Visto che alla fine lo sanno anche loro di non essere poi così diversi?

mercoledì 11 marzo 2009

I'm just a gigolò, and now I'm going to jail


Di ieri la sentenza lampo del tribunale di Monaco (Germania) che condanna a 6 anni di reclusione al gigolò svizzero (alla faccia di chi considera gli svizzeri gente imbranata negli ambiti "passionali") Helg Sgarbi, colpevole di aver ricattato alcune sue ricche clienti.

Il sostanza il signor Sgarbi andava a letto con le suddette signore, un suo complice intanto filmava il tutto, ovviamente di nascosto. Dopodichè il galantuomo faceva una proposta alle clienti : pagami e io non faccio sapere nulla al consorte. Con questo sistema è riuscito a capitalizzare circa nove milioni di euro, ma si sa, gli svizzeri con i soldi sono bravi a trattare.

Il gioco a retto finchè una sua cliente non ha deciso di smettere di pagare e di denunciarlo. Ma mica una cliente qualunque, qui si parla di Susanne Klatten, la donna più ricca di Germania. Dopodichè il resto è cronaca giudiziaria.

Tutto è tornato alla normalità? Il cattivone è stato punito?
Ma anche no. Alla fine il signor Helg proponeva un affare, dove entrambe le parti ne traevano benificio : a lui le palanche, alle signore la possibilità di tenersi il marito, quindi consideravano il prazzo da pagare inferiore al valore di tenere la fede al dito. Se questo prezzo fosse diventato troppo elevato e le suddette signore avessero smesso di pagare, il signor Herg informava i mariti sul livello di fedeltà delle mogli.

Ma detto così qualsiasi detrattore potrebbe sostenere che il ricatto diverrebbe molto comune nella società.
Ma anche no. Le gia citate signore avrebbero potuto proporre un contratto al gigolò, ponendo una penale sulla trasmissione a terzi di informazioni riservate. In questo caso un gigolò che non accetta vedrebbe sminuire il proprio mercato visto che non offre garanzie di segretezza e non si rende disponibile a pagare una penale in caso di mancato adempimento del contratto. Semplice e lineare, senza bisogno di galere e pubblici processi, ma un semplice contratto tra le parti.