venerdì 29 maggio 2009

che schifo, che schifo, che schifo

Oggi si doveva tenere a Lugano una conferenza di Jese Pinera, economista cileno. Soggetto della conferenza? Il sistema pensionistico privato, a capitalizzazione (che sarebbe opportuno introdurre anche in Italia, dato che il sistema odierno sta per crollare). Con le politiche economiche di Pineda, il Cile è divenuto nel corso degli anni il paese dell'america latina più sviluppato dal punto di vista economico.
Originariamente la conferenza si doveva tenere in un auditorium, ma dopo le proteste del partito comunista ticinese, viene deciso che l'evento dovesse tenersi in una sala dell'Hotel Pestalozzi. Ma, le zecche decidono che anche così non va bene, e fanno irruzione nell hotel, devastando la sala della conferenza. Di conseguenza i liberisti ticinesi sono costretti ad annullare il tutto.

Che schifo, un'altra dimostrazione che non esistono grandi differenze tra le zecche rosse e quelle nere. Entrambe, quando qualcosa non è di loro gradimento, hanno una sola soluzione : distruggono tutto quelle che trovano, impedendo la libertà di parola. Questa è la loro ideologia, il più completo disprezzo per le azioni individuali e la spinta (anche violenta) all'ugualitarismo. Ovvio che se non sei come loro cercheranno di spezzarti le gambe, o di impedirti di parlare.

Ma questo non è un caso isiolato, si pensi a cosa è successo quelche tempo fa a Torino durante il G20 dell'università, dove dei sedicenti "anarchici" (non dovrei neanche chiamarli così, non lo sono, non hanno niente da spartire con me e altri VERI anarchici) hanno vandalizzato la città e ferito numerosi agenti di polizia.

Nel mio piccolo, io stesso ho avuto problemi con le zecche. Qualche mese fà, durante l'occupazione di una sede universitaria di Torino (per intenderci, quell'orrore di Palazzo Nuovo), ho avuto il "coraggio" di portare delle copie gratuite de "I fogli di Enclave" da lasciare lì per la libera informazione. Non era la prima volta che lo facevo, e neanche l'ultima.
Quella volta però, dopo aver depositato in più punti le copie del giornale, avviandomi verso l'uscita vengo fermato da un gruppetto di "simpatici frequentatori di centri sociali" che mi informano che avrebbero presto buttato tutte le copie "di quel cazzo di giornale di merda che hai portato"; dopo aver risposto che se lo buttavano erano sullo stesso livello dei fascisti e che al massimo ne avrei portati altri, prende e me ne vado. Peccato che uno di quelli mi segue e dopo un pò con una scusa del cazzo (voleva una sigaaretta e io gli ho risposto che laa città è piena di tabaccherie) inizia spintonarmi. Risultato? Io mi sarò anche fatto male alla spalla, ma lui si è beccato una pruciatura di sigaretta sul naso.
Esperienze personali a parte, è questo il livello degli estremisti di sinistra oggi, in Italia e non solo.

Tornando al caso Pinera, le motivazioni dei comunisti ticinesi nel richiedere che gli fosse impedido di parlare (e per poi impedirgli di parlare) erano che Pinera ha collaborato, da economista, con il governo Pinochet (per poi uscirne polemizzando).
Non sono qui a difendere Pinochet, non l'ho mai stimato e dubito che mai lo stimerò, però la gente di sinistra, dalle zecche dei centri sociali ai frequentatori dei salotti radical-chic dovrebbero smetterla di osannare Allende, o perlomeno ricordarsi che Allende voleva fare del Cile una Cuba2 e che per farlo ha fatto anch'esso ricorso a bande armate pronte a mettere a tacere chi non la pensava come lui.

Concludo sperando che quest'opera di squadrismo dei comunisti ticinesi sia un monito alla cittadinanza elvetica.

3 commenti:

  1. La distribuzione dei fogli di enclave nelle uni è davvero una gran cosa, ne parlammo anche con leo del fatto che avessimo bisogno di "infiltrati" (^_^). Impedire la libertà di espressione è un must per le zecche, anche nei casi in cui una conferenza si svolge in un luogo privato.

    Bel passo avanti da quando frequentavo, si fa per dire, l'uni: ai tempi al max ti fermavano quelli col giornalino "lotta comunista" o quelli che volevano iscriverti al dibattito, curato dal collettivo "resistenza 68 Ohm", sul Chapas, ora invece si trova anche Enclave ;-)

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  2. la gentaglia di "lotta comunista", all'università di Torino sono ovunque. Al dire il vero, spesso fanno anche il "porta a porta" nel mio paese. l'ultima volta che sono venuti, invece di scacciarli con il solito "non mi interessa", sono sceso e gli ho proposto uno scambio : una copia del loro giornalaccio per una copia de "I fogli di Enclave". Se ne sono andati. Per non tornare più.

    Ho pensato di portare i fogli di encalve all'università perchè potrebbero servire, a chi come me, non si è mai sentito vicino ai movimenti di sinistra, però ogni volta è battaglia, c'è sempre qualcuno che decide che non va bene.

    Ultimamente ho fatto la mossa migliore : ho portato i fogli nelle varie sedi di partito in paese.

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  3. Premettendo che non ho mai fatto politica a nessun livello (né scolastico, né universitario) e che sono di sinistra per pigrizia (educazione familiare) più che per convinzione, non ho mai capito la mancanza di curisità nei giovani (io avendo 26 anni non lo sono più) anche più politicizzati; è sconcettante l'ottuso astio verso chiunque dica o proponga qualcosa di non conforme. A maggior ragione se è qualcosa di poco conosciuto ed è proposto gratuitamente. Io mi ci sarei fiondato.
    Mah, certe cose non le capirò mai...

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