venerdì 3 aprile 2009

London is Burning


"Ma se quelli del G20 ce l'hanno tanto coi paradisi fiscali, non è che sotto sotto sanno anche loro che sono alla guida di inferni fiscali?!"

(S. da facebook)


Londra, un normalissimo mercoledì pomeriggio. Una grande sala piena di fotografi e di persone molto ben curate e ben vestite. Sfortunatamente, stiamo parlando della riunione del G20.
Se all'ultima riunione avevano esternato la loro volontà di controllo sulla rete, questa volta hanno dichiarato "guerra" ai paradisi fiscali. Colpevoli, secondo loro, di attuare politiche fiscali "troppo leggere" rispetto alla tirannia fiscale dei paesi del G20. Sono state compilate delle liste, una "nera" dei "paradisi fiscali" che non cooperano con l'OCSE, e una "grigia" dei paesi che pur cooperando con l'OCSE se ne guardano bene di sottostarne a tutti i dettami. Su quest'ultima lista 38 paesi tra cui la Svizzera, il Belgio, e l'Austria.
Praticamente un assalto alla sovranità di questi stati, un'opera di "bullismo" da parte dei "grandi".

Dopodichè tanti soldi (nostri) regalati al Fondo Monetario Internazionale, Berlusconi sgridato dalla regina Elisabetta perchè parlava a voce troppo alta, foto di gruppo, scontri tra no-global e polizia...insomma, il solito.

1 commento:

  1. e ci scappa anche un morto in queste giornatwe inglesi...

    i no global avranno una marea di difetti ma di sicuro rendono piene di colore strade che blindate dalla plizia sembrano da dittatura fascista...

    come sempre la soluzione è unica: non pagere le tasse e deligittimare con il non voto i parassiti del parlamento.

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